Io sono l'altra faccia di te |giugno 2019|
Fotografia, video e mixed media
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"Il mattino che mi alzai per iniziare questo libro, tossii. Qualcosa veniva fuori dalla mia gola, mi strangolava. Spezzai il filo che la teneva e la buttai via.
Tornai a letto e dissi: ho sputato il mio cuore."
Anais Nin | House of Incest |
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Il progetto parte da una rielaborazione degli scatti di Chrysalis in un'ottica modificata e filtrata da un vissuto doloroso che andava accolto.
Il titolo e il tema del progetto sono presi dal testo poetico di Anais Nin - La casa dell'incesto - 1932.
L'intento della scrittrice era quello di "procedere dal sogno per entrare nel dato sensibile", cioè di immergere l'esperienza onirica nel flusso della vita quotidiana.
Ne nasce un racconto allucinato, accessibile a diversi livelli, caratterizzato da una prosa sontuosa e musicale: l'ho sentito subito mio, anche io volevo portare il vissuto onirico nel quotidiano, per strapparmelo da dentro, per riuscire a vederlo.
Anais Nin, facendo riferimento all'amato Rimbaud, lo definì "la mia stagione all'inferno", io non posso che, umilmente, sottoscrivere queste sue parole per quanto riguarda il mio viaggio in quel territorio.
Ho potuto far mie intere parti del testo poetico, vivendo visceralmente in prima persona ciò che mai avrei pensato mi potesse appartenere.
Solo oggi, dopo molti mesi, riesco a rendere pubblico parte di questo lavoro che mi vede completamente esposta.
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"Smetti di tremare e di agitarti e di affannarti e di imprecare e ritrova il tuo centro che sono io. Riposati da deviazioni, distorsioni, deformazioni. Per un'ora sarai me, cioè l'altra parte di te. La metà che hai perduto. Ciò che hai bruciato, spezzato e strappato è ancora nelle mie mani: io sono la custode di fragili cose e di te ho custodito ciò che è indissolubile.
Ho messo insieme i tuoi frammenti. Te li restituisco.
Sei corsa come il vento, ti sei sparpagliata e disciolta.
Io ti sono corsa dietro come la tua ombra raccogliendo quello che avevi sparso in capaci forzieri.
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IO SONO L'ALTRA FACCIA DI TE."
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